Mostra: L’ecologia della fantascienza italiana

02.05.2023

L’Italia ha una ricca tradizione di fantascienza: nella letteratura, nel cinema e nel fumetto, il nostro paese ha prodotto una grande quantità di contributi a questo genere. Eppure, tendiamo a pensare che la fantascienza appartenga sempre a un altrove più moderno e tecnologico del Belpaese: per riprendere una battuta diventata ormai famosa, è difficile immaginare un disco volante che atterra a Lucca! Ciononostante, la fantascienza italiana è stata, dagli anni Cinquanta a oggi, un genere assai vivo, ricco di fermenti creativi, e in dialogo costante con la realtà. Soprattutto, gli autori di fantascienza italiani hanno raccontato, coi mezzi dell’utopia e della distopia, del racconto apocalittico e del sogno futuristico, i cambiamenti radicali che il paesaggio, la cultura e la società italiane hanno subito a partire dagli anni del boom economico. I pannelli di questa esposizione raccontano questo: le molteplici sfaccettature delle questioni ambientali del presente, e i modi in cui la fantascienza italiana, nella sua lunga storia, ha cercato di affrontarle.

Questa esposizione nasce dal progetto di ricerca “The Ecology of Italian Science Fiction”, finanziato dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea Horizon 2020 tramite il grant agreement Marie Skłodowska-Curie No 890656. Il progetto si svolge al Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova, in collaborazione con l’Università del North Carolina a Chapel Hill e con l’Università di San Gallo in Svizzera.


Sito web: https://risk-project.eu/projects/ecosf

Dove: Chiostro del Complesso Beato Pellegrino, Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari, Università degli Studi di Padova (ingresso da via Beato Pellegrino 28 e via Vendramini 13)

Quando: 2-28 maggio 2023

Orari: libero accesso dalle 9 alle 18, da lunedì a sabato

Visite guidate con iniziative e attività: per le scuole, su prenotazione

 Informazioni e prenotazioni (visite guidate per le scuole): marco.malvestio@unipd.it